Non faccio mai, lo giuro su quello che ho di più caro, il purè con le buste.
E vi giuro, croce sul cuore, che non ho la più pallida idea del perché io abbia una scatola di purè pronto nella mia dispensa.
Eppure c’è… e, ovviamente, è prossimo alla scadenza.
Ecco, non c’era altra soluzione… farne purè è una scelta inammissibile… allora mi è venuta l’idea di utilizzarlo per una focaccia. Normalmente si fa con le patate vere, bollite e schiacciate. Ma, se come me, avete del purè che si è materializzato nei vostri scaffali, fate questa focaccia, perché è morbida dentro e croccante e dorata fuori.
Quasi quasi ne compro un’altra scatola…
Ingredienti: (per una leccarda di circa 30×40 cm)
- 300 g di farina manitoba
- 150 g di fiocchi di purè in busta
- 300- 350 g di acqua tiepida
- ½ bustina di lievito di birra granulare
- Olio extravergine
- Sale in scaglie o fiocchi
Procedimento:
Mettete nella ciotola della planetaria tutti gli ingredienti secchi e aggiungete poco per volta l’acqua, finché non otterrete un composto molto idratato.
Se non possedete una planetaria, mescolate il tutto in una ciotola con un cucchiaio di legno.
Stendete l’impasto in una teglia unta di olio e coperta con carta forno e fate lievitare per 2-3 ore nel forno spento, ma con la luce accesa, oppure in un luogo caldo. L’impasto deve triplicare il suo volume.
Passato il tempo di lievitazione, muovendo con cautela la leccarda per non far sgonfiare l’impasto, irrorate la superficie con dell’olio e distribuite delle scagliette di sale.
Fate cuocere in forno ventilato già caldo a 180° (oppure statico a 200° sul ripiano più basso) per circa 35-40 minuti, o finché non sia ben dorata.
Servite la focaccia tagliata in piccoli rettangoli.
Note:
- Ovviamente potete sostituire il purè pronto con una patata di circa 200 g bollita e schiacciata.
- Ricordatevi sempre di non unire tutta in una volta l’acqua, ma di aggiungerla in più riprese e solo quando la precedente è ben assorbita. La quantità d’acqua da utilizzare, infatti, cambia in funzione della stagione, dell’umidità della giornata, della capacità di assorbimento della farina. Bisogna, quindi, regolarsi di volta in volta.
- Aromatizzate pure la superficie, oltre che con sale e olio, con le vostre erbe preferite: rosmarino, salvia e alloro saranno perfette! E, perché no, magari con qualche pomodorino tagliato a metà .

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