A guardare questa torta non può che venirvi in mente la classica torta di mele di Nonna Papera. Il profumo lo abbiamo sempre e solo immaginato. Il sapore al massimo potevamo sognarlo.

Non so voi, ma avrei pagato oro per poter fare una merenda così quando ero piccola. Non perché non avessi torte fatte in casa o cose altrettanto gustose. È che quella torta sembrava qualcosa di così distante, così speciale e irraggiungibile che potevamo solo fantasticare.

E invece no! Eccoci a prenderci la nostra rivincita!

E con una fetta di questa torta, con il suo ripieno cremoso e profumato, torneremo tutti indietro nel tempo…

Ingredienti: (per una teglia di 22 cm)

Per la pasta (Pie crust):

  • 150 g di burro
  • 250 g di farina 00
  • 1 cucchiaio di zucchero semolato
  • La punta di un cucchiaino di sale fino
  • 6-8 cucchiai di acqua freddissima
  • Latte e zucchero di canna per la finitura

Per il ripieno:

  • 4 mele
  • 3 cucchiai di zucchero di canna
  • 2 cucchiai di amido di mais
  • 15 g di burro
  • Il succo e la buccia grattugiata di mezzo limone
  • Cannella, noce moscata e zenzero in polvere

Procedimento:

Per il ripieno:

Lavate e sbucciate le mele e tagliatele a dadini. Irroratele con il succo di limone e unite la buccia del limone grattugiata.

Aggiungete lo zucchero, l’amido e le spezie, mescolate e fate riposare per una mezz’ora. (Il burro a fiocchetti verrà posto poi sul ripieno) 

 

Per la pasta (Pie crust):

Mettete in un mixer la farina, il sale, lo zucchero e il burro ben freddo tagliato a pezzetti. Otterrete un composto sabbioso.

 

Aggiungete l’acqua, poca per volta, fino ad ottenere un impasto malleabile.

Dividetelo in due parti, avvolgetelo nella pellicola e fatelo riposare in frigorifero per almeno mezz’ora.

Stendete la pasta in 2 sfoglie, di circa 3-4 mm di spessore (io mi aiuto come sempre con i miei listelli di legno!) e adagiatela in uno stampo a cerniera foderato con carta forno, risalendo anche sui bordi.

Ponete al centro il composto di mele, compreso il liquido che si sarà formato, cercando di dargli una forma conica e compattandolo con le mani. Disponete sopra alle mele il burro a fiocchetti. Lasciate un bordo libero dal ripieno tutto intorno e coprite con il secondo disco di pasta, facendolo aderire tutto intorno al ripieno e creando un argine chiuso.

Sigillate i bordi e intagliate la superficie con i caratteristici 5 tagli, che serviranno per far sfogare il vapore.

Spennellate la superficie con il latte e spolverizzate con lo zucchero di canna.

Cuocete in forno preriscaldato statico a 180° per 50 minuti e poi a 200° per 10 minuti.

Fate raffreddare bene prima di servire in modo che il ripieno si assenti e si compatti.

Note:

  • Potete preparare la pasta di copertura fino a 2 giorni prima, mantenendola avvolta nella pellicola in frigorifero.
  • Aggiungete l’acqua nell’impasto poco per volta, perché potrebbe bastarne meno dell’intera dose.
  • Il ripieno di mele si ritirerà in cottura. Cercate di compattarlo bene con le mani in modo da evitare vuoti nella crosta.

Potrebbe interessarti anche

[yuzo_related]

Hai provato questa ricetta? Fotografa il tuo piatto e inseriscilo nei commenti, la tua foto apparirà anche nella pagina delle foto dei lettori!

8 Comments on Apple pie (la torta di mele di Nonna Papera!)

  1. Stefi
    22 Ottobre 2024 at 1:14 pm (4 mesi ago)

    Una curiosità: ma le bucce che vanno unite ai dadini di mele (immagino sminuzzate), vanno poi tolte o si disfano ed entrano a far parte del composto?
    Grazie

    appena proverò, vi farò sapere: sia le mie impressioni, sia il gradimento del Principe 😉

    Rispondi
  2. Raffaffy
    22 Ottobre 2024 at 2:17 pm (4 mesi ago)

    Ciao Stefi. Per la buccia si intende quella del limone, che è da utilizzare grattugiata. La mela invece è sbucciata, ma se preferisci puoi utilizzarla anche con la buccia, purchè non sia una tipologia di mele dalla buccia troppo croccante. Facci sapere se vi è piaciuta. Noi la amiamo troppo!

    Rispondi
  3. Stefi
    9 Novembre 2024 at 7:18 pm (3 mesi ago)

    Alllora … fatta.

    Qualche osservazione: innanzitutto avevo solo una teglia da 2 quindi mi sono convertito le dosi (per fortuna, qualche tempo fa mi sono creato un’app per il cellulare che calcola ilm fattore di conversione delle dosi inserendo diametro ed altezza delle teglie) e poi ho voluto sperimentare ed ho aggiunto due bei pugni di uvetta alle mele.

    È venuta bene … peccato che nello spostarla dalla teglia al piatto si sia in parte rotta per cui invece della torta di Nonna Papera è uscita la torta di Miss Paperett!
    Non sono convinto del tutto della pasta brisée perché si sbriciola troppo (è nella sua natura, comunque 😉 ) e forse un po’ più di zucchero non avrebbe guastato: ho seguito fedelmente le dosi senza pensare all’acidità delle mele, per quanto un po’ corretta dall’uvetta.

    Ora sono in attesa del verdetto del Principe. A me comunque piace!

    Magari la prossima volta provo con la pasta frolla. La foto è tagliata di proposito così che non si vedano né la palese asimmetria dei tagli per sfiatare il vapore, né il disastro 😀

    Rispondi
    • Raffaffy
      11 Novembre 2024 at 10:43 am (3 mesi ago)

      Intanto grazie di aver provato la ricetta e condiviso la foto. E tra l’altro ti è venuta veramente bene! Per quanto riguarda il gusto della pasta, considera che è piuttosto neutra, proprio perchè di solito è utilizzata sia per dolci che salati. Piuttosto che provare con la frolla, che secondo me renderebbe il tutto un po’ stucchevole e pesante, se ti piace un gusto più dolce utilizza un cucchiaio di zucchero in più nella crosta e un’altro nelle mele, regolandoti, ovviamente con la tipologia di mele usate. Il tuo principe che cosa ha detto? A presto…

      Rispondi
      • Stefi
        11 Novembre 2024 at 3:19 pm (3 mesi ago)

        Grazie della risposta, intanto.
        E si, ha gradito e pure non poco. Ovviamente (che Principe sarebbe, altrimenti?) mi ha fatto notare due cosette che già avevo notato io stesso: che mi è un po’ scappata la mano con lo zenzero e che, se l’avessi lasciata raffreddare nella teglia e soprattutto se non avessi voluto “sfilarle” la carta da forno di sotto, non si sarebbe rotta!

        Sarà per la prossima volta, quindi.
        Ultima osservazione, le uvette ci stavano benissimo.

        Rispondi
      • Stefi
        18 Novembre 2024 at 12:47 pm (3 mesi ago)

        ciao,

        ieri l’ho fatta con la frolla … è stata una missione di guerra stendere la pasta nella teglia senza romperla, ma alla fine è venuta buona. Le proporzioni burro/farina non sono le stesse, ovviamente, della brisée: per la frolla ho usato un rapporto burro/farina pari a 2/5 (per la brisée era 3/5 circa).

        I tre accorgimenti che mi sento di suggerire a chi volesse fare il test sono
        a) di usare pochissimo lievito (io di solito per la frolla uso mezza bustina di lievito bio per dolci Colombo e qui ne ho messo un po’ meno di un quarto);
        b) di non fare il bordo interno (quello su cui si sigilla la copertura) troppo alto, altrimenti viene un cornicione tipo pizza napoletana spesso e “mazzoso” 😉
        c) di non accumulare tutta la frutta al centro per fare la cupola alta, altrimenti ci si trova con un anello esterno di qualche cm di frolla senza nient’altro che, come nel caso precedente, risulta “mazzoso”.

        In generale è piaciuta: a me comunque *doveva* piacere 😉 visto che ne sono il creatore ed il Principe l’ha apprezzata.

        NB: per la colazione, comunque va benissimo anche se è in parte “mazzosa”: ci pensa il caffè (o il tè, o il caffellatte) ad ammorbidirla 😀

        Rispondi
        • Raffaffy
          21 Novembre 2024 at 9:54 am (3 mesi ago)

          Ciao Stefi. Mi sembra davvero buona, ma, soprattutto, grazie dei tuoi preziosi consigli! Alla prossima ricetta!!!

          Rispondi
  4. Stefi
    9 Novembre 2024 at 7:19 pm (3 mesi ago)

    la teglia è da 26, non da 2, ovviamente 😉

    Rispondi

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Comment *






Accetto la Privacy Policy

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.